Oltre la Città

DIRITTI E TRIBUTI

FISCO - UN'OPPORTUNITA' PER I CONTRIBUENTI IN DIFFICOLTA'

Aumeta la possibilitò di una maggior rateizzazione per i contribuenti

a cura dell'Avv. Enrico De Lea

In base all'Art 23 del Ddl. Lavoro, approvato in via definitiva lo scorso 11 dicembre, dal 1° gennaio 2025 INPS e INAIL potranno concedere il pagamento rateale dei debiti contributivi e dei premi assicurativi e accessori fino a un massimo di 60 rate mensili, senza necessità di autorizzazione ministeriale.

Tale novità rappresenta una significativa semplificazione rispetto alla disciplina vigente, che prevede la possibilità di concedere rateazioni fino a 24 mesi o, previa autorizzazione ministeriale, fino a 36 mesi, ovvero, in casi specifici e sempre previa autorizzazione ministeriale, fino a 60 mesi. Sempre dal 1° gennaio 2025 cesserà di applicarsi ad INPS e INAIL l'art. 116, comma 17, della legge n. 388 del 2000, che prevede l'autorizzazione ministeriale per il prolungamento della dilazione a 60 mesi.

Un decreto ministeriale da emanarsi entro 60 giorni dall'entrata in vigore della norma definirà i casi nei quali è consentita tale forma di dilazione, i requisiti, i criteri e le modalità di versamento, che saranno poi emanati dal Consiglio di amministrazione di ciascuno degli Enti interessati. La concessione sarà possibile a condizione che i debiti non siano già affidati all'Agenzia delle entrate-Riscossione.

Quanto ai carichi fiscali in carico alla Ag. Riscossione citata si presentano talune novità. In attuazione della Legge n. 111/2023, lo scorso 8 agosto 2024 è entrato in vigore il Decreto Legislativo 29/07/2024 n. 110 recante "Disposizioni in materia di riordino del sistema nazionale della riscossione", ribattezzato Decreto Riscossione".

Due le novità più significative per i contribuenti in difficoltà.

· Discarico automatico delle cartelle di pagamento

A partire dal 1° gennaio 2025 le cartelle di pagamento non riscosse entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di affidamento dovranno essere stralciate, ovvero restituite all'ente titolare del credito. La cartella, tuttavia, non verrà cancellata ma, una volta restituita, l'ente creditore potrà decidere di adottare tre soluzioni diverse: – gestire in proprio la riscossione coattiva delle somme discaricate; – affidarla in concessione a soggetti privati mediante gara pubblica; – riaffidarla all'Agenzia delle Entrate Riscossione per 2 anni, qualora l'ente creditore venga a conoscenza di nuovi e significativi elementi reddituali del debitore.

È, inoltre, previsto che l'Agenzia delle Entrate Riscossione, in qualsiasi momento, possa trasmettere all'ente creditore la comunicazione di discarico anticipato della cartella nel caso rilevi la chiusura del fallimento o della liquidazione giudiziale a carico del debitore oppure l'assenza di beni in capo al debitore suscettibili di essere aggrediti.

L'istituto del discarico non verrà, invece, temporaneamente applicato alle cartelle per le quali, al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di affidamento, risulta sospesa la riscossione ovvero pendono ancora procedure esecutive o concorsuali oppure sono stati conclusi accordi ai sensi del codice della crisi di impresa e dell'insolvenza ovvero sono state accordate delle dilazioni ancora in essere.

· Estensione del numero massimo di rate per la rateizzazione ordinaria

Per i debiti inferiori o pari a € 120.000,00 è prevista una progressiva estensione del numero massimo di rate per la rateizzazione ordinaria che passa dalle attuali 72 a 120.

Più precisamente, l'Agenzia delle Entrate Riscossione potrà concedere la ripartizione del pagamento delle somme iscritte a ruolo, di importo inferiore o pari a € 120.000,00, fino ad un massimo di:

84 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2025 e 2026;

96 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2027 e 2028;

108 rate mensili, per le richieste presentate a decorre dal 1° gennaio 2029.

Su richiesta del contribuente che documenta una temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria, l'Agente della riscossione potrà anche concedere una ripartizione mensile fino a 120 rate.

In caso di comprovato peggioramento della situazione economica del debitore, inoltre, la rateizzazione potrà essere prorogata di una sola volta per un periodo di pari durata.

La valutazione della obiettiva difficoltà economica dovrà, infine, basarsi:

  • per le persone fisiche e i titolari di ditte individuali in regimi fiscali semplificati, sull'indicatore della Situazione Economica Equivalente (I.S.E.E.) del nucleo familiare del debitore e l'entità del debito da rateizzare e di quello residuo eventualmente già in rateizzazione;
  • per i soggetti diversi da quelli di cui al precedente punto (società ed altri enti), sull'indice di liquidità e sul rapporto tra debito da rateizzare e quello residuo eventualmente già in rateizzazione e il valore della produzione.

Un meccanismo di non agevole utilizzo, come può notarsi, e tuttavia, come tutte le facoltà che la legge riconosce, da usufruire da parte del contribuente in difficoltà, in un'epoca di apparente benessere e di reale calo della produzione, con tutte le ricadute concrete sulla vita dei cittadini e degli operatori economici.

Avv. Enrico De Lea - avv.delea@gmail.com

L'ANGOLO DEL LEGALE

Quesiti di Giurisprudenza

a cura dello Staff legale

Messa a norma dell'ascensore comune. Come viene divisa la spesa tra i Condomini?

Poniamo il caso che dovendo richiedere l'agibilità di un vecchio Condominio sia necessario produrre la "messa a norma" dell'impianto dell'ascensore comune e che, pertanto, sia necessario iniziare le opere di manutenzione e di sostituzione di alcune parti della struttura. Come dovrà esser divisa la spesa tra i condomini ? Su questo caso, a volte, gli Amministratori hanno divergenti opinioni. A far luce, per nostra fortuna, c'è il Codice Civile all'art.1124 - "Manutenzione e ricostruzione delle scale" (qui si deve intendere anche per gli ascensori) che spiega come la spesa relativa dovrà esser ripartita nel seguente modo: 50% in ragione dei millesimi di proprietà ed il restante 50% in proporzione all'altezza di ciascun piano dal suolo (chi abita nei piani superiori, verosimilmente, utilizzerà con maggiore frequenza l'ascensore). Giova precisare che suddetta ripartizione vale per le riparazioni , mentre per le spese del bilancio annuale (come per la pulizia delle scale e l'illuminazione) dovranno esser suddivise solo in base ai criteri di utilizzo ovvero all'altezza del piano dal suolo.

Oltre la Città

Fatti e Misfatti della Politica Italiana

Inauguriamo questa nuova rubrica che parlerà di quello che succede "oltre le mura della città".

CONTRO LA FRAGILITA' - Al Senato è in preparazione una silenziosissima incursione delle destre che rischia di fare enormi danni a centinaia di migliaia di persone in condizioni di fragilità, ma che sta passando in sordina. Qualche mese fa, i senatori Garavaglia e Borghi (Lega) provarono a far passare un emendamento ad un decreto legge che prevedeva, in soldoni, di togliere buona parte delle tutele a chi riusciva ad estinguere prima un prestito ottenuto con la cessione del quinto, un istituto purtroppo oggi molto usato soprattutto da lavoratori e pensionati a basso reddito che si basa sul ripagare il debito cedendo, appunto, un quinto dello stipendio o della pensione. Parliamo di centinaia di migliaia di persone, per intenderci. Se fosse passato, gli intermediari finanziari avrebbero guadagno cifre stellari, evitando di rimborsare molti dei costi. Ma fortunatamente scoperto lo scandalo l'emendamento venne ritirato. Oggi ci riprovano. In silenzio, senza annunci. E aggravano per altro la questione perché, oltre a intervenire sulla cessione del quinto, vogliono aggirare le normative europee e togliere i fornitori di servizi BNPL (Buy now pay later) dalla rosa di credito al consumo (per chi non lo conoscesse il BNPL è il pagamento a rate di beni o servizi ma con forti interessi, quindi è un prestito spesso al limite dello strozzo). Tradotto: meno tutele per le persone, più vantaggi per chi guadagna prestando denaro a tassi spesso assurdi (anche 13%).